“Non avevo capito proprio nulla!”
Il commento di Elena ci dice tutto.
Avete presente quando in TV si vedono fiumi di persone attraversare la città mascherate e con la musica a palla? Bambini che sono cavallucci marini e ragazzi che sono fuoco e fiamme? No, Elena non lo aveva davvero presente e la scoperta è stata straordinaria!
I postumi della festa del Carnevale di Manfredonia ancora si fanno sentire. Troppa gente, troppo cibo, troppo casino e troppo bello!
Quando si tenta di raccontarlo, la gente non ci crede, o meglio non riesce a immaginarselo. Non c’è soluzione, bisogna vederlo coi propri occhi.
Lo dice Antonio da Manfredoniano critico. È una gioia vedere la propria città vivere e riscoprire delle tradizioni e un mood che credeva fosse andato perduto sotto anni di crisi e pessimismo che ahimè aveva colpito anche questa terra.
La Notte Colorata, dove non si dorme fino all’alba, ha visto impegnati scuole elementari, scuole medie, licei e associazioni che da mesi lavoravano per mettere a punto vestiti e coreografie. Una macchina da guerra che vede coinvolti genitori, insegnanti, coreografi, musicisti, volontari, sarte, e mastri cartapestai. Una città!
Per la 64esima edizione si sono susseguiti circa venti gruppi mascherati e quattro carri allegorici. Noi dalla tribuna in Piazza Marconi, detta anche “Tribuna Ze Peppe”, abbiamo sgranato gli occhi alla vista di più di mille figuranti nei loro costumi multicolor.
Prendiamo un impegno! Prossimo anno non solo Carnevale da spettatori ma anche mascherati! Qualche idea?
Elena e Antonio